Vaffanculo, 2014, è stato bello

Il 2014 è stato un anno a due facce, per me: da una parte ho vissuto i momenti più difficili della mia vita, dall’altra sono incappato in moltissime opportunità di crescita. Quando si tratta di maturare come essere umano non c’è nulla di più pedagogico delle esperienze, in tal senso sono stati molto formativi sia il lavoro come steward a Malpensa che la particolare situazione con cui mi sono dovuto confrontare in famiglia. Mi trovo però a dover ringraziare anche Internet perché l’ho usato in un modo nuovo ed estremamente gratificante.

Tramite Reddit ho interagito con persone provenienti da tutto il mondo, di cui mi era noto soltanto lo username; mi sono confrontato con punti di vista lontanissimi dai miei, ho aiutato perfetti sconosciuti a superare degli intoppi di percorso e — soprattutto — sono stato aiutato. In particolare dovrei ringraziare una persona conosciuta come JCashish e che purtroppo ha cessato ogni attività online da diversi mesi: non l’ho mai visto, eppure penso a lui come ad un caro amico. Per rendere l’idea basta dire che ho salvato la maggior parte delle nostre conversazioni da febbraio a giugno (mese in cui è sparito) in un file .pdf che conta ben 77 pagine composte da paragrafi lunghi e densi. Settantasette.

Tra tutti i consigli che mi ha dato, ve n’è uno in particolare a cui tengo molto e che mi trovo a rileggere spesso; siccome credo possa essere utile a tanti, ne riporto la traduzione di seguito.

Per come la vedo io, ti trovi ad un bivio: la strada si divide davanti a te e la via a sinistra è la più facile da seguire. Quella strada è indicata da un cartello che recita: “Favorevole-Sicura-Praticamente Nessun Rischio-Praticamente Nessuna Ricompensa”. Il cartello che indica la strada a destra, invece reca scritto: “Abbi Coraggio-Qui Affronti La Paura-Rischi&Ricompense”

Scegliendo la strada a sinistra (ogni giorno che compierai questa scelta) devi accettare le conseguenze, altrimenti ti imbatterai soltanto in sofferenza. Se scegli quella strada, sappi che la probabilità di cambiare o evolvere come persona sarà estremamente bassa. La probabilità di trovare una ragazza sarà così bassa che sperare in una tale eventualità sarebbe assurdo fino al punto da risultare una forma di tortura auto-inflitta. Camminare lungo la strada di sinistra e sperare che una partner cada dal cielo sarebbe un po’ come entrare in chiesa per cercare atei e satanici.

Nel scegliere la strada a sinistra, abbraccia totalmente la tua scelta.

Se invece dovessi scegliere la strada a destra, incapperai in molte situazioni che ti metteranno a disagio al punto da spaventarti. Quella strada ti farà affrontare il rifiuto su base quotidiana, ti insegnerà che fallire e continuare a provare è la via che porta a crescere ed evolvere in un sano-forte-equilibrato essere umano. Sulla strada a destra fallirai molte volte, ma ogni tanto ilrischio corso ti porterà ad avere successo. Dai vari buchi nell’acqua e dagli eventuali successi imparerai molte cose, incontrerai persone, farai nuovi amici e forse ti farai persino dei nemici.

Sulla strada a destra ci saranno rischi, ma chiedi a te stesso: qual è il rischio? Qual è il vero rischio che puoi correre? È reale o nella tua testa? Cosa stai rischiando? Ti prego, dimmi che cosa rischieresti.

JCashish, non leggerai mai questo post (anche perché non sai l’Italiano), ma voglio comunque ringraziarti con tutto il cuore.

Reddit a parte, nell’anno appena concluso ho potuto conoscere meglio persone geograficamente piuttosto distanti da me a cui mi ero avvicinato in passato grazie a Twitter — quindi ad Internet. Il mio concetto di amicizia, lo avrete capito, è ora molto meno rigido di un tempo, talmente fumoso da sfuggire ad una precisa definizione: l’amico è colui che mi fa sentire in un determinato modo. Il bello di avere amici in tutt’Italia è che ti incoraggia a viaggiare, il brutto è che finisci per vederli molto meno di quanto vorresti.

Internet è stato formativo anche a livello culturale perché GoodReads mi ha stimolato a leggere molto di più, grazie al folle obiettivo — non raggiunto — di 52 libri l’anno. Non solo letture però: il 2014 mi ha consentito di seguire con costanza dei corsi online; per uno strano scherzo del destino mi è capitato di sceglierne due che hanno avuto un impatto così profondo da cambiare il modo in cui vedo me stesso e l’ambiente che mi circonda. Ho già scritto in passato di “Buddhism and modern psychology”, quindi ora vorrei spendere due paroline su un MOOC ospitato da edX e conclusosi da poco: “Chinese Thought: Ancient Wisdom Meets Modern Science”.

Ovviamente sono stati i miei interessi per la cultura orientale a farmi iscrivere al corso, quindi ero certo mi sarebbe piaciuto; non potevo però immaginare che mi sarei trovato davanti ad una tale mole di contenuti, né tantomeno che sarebbe stata un’esperienza così formativa. Tra i temi che Edward Slingerland affronta vi sono: la relazione tra “natura umana” e cultura, il modo in cui si intersecano inividui e società, come le emozioni interagiscono con la razionalità; insomma, universali problemi filosofici analizzati alla luce delle moderne scoperte scientifiche. Il grosso merito di questo corso è stato permettermi di astrarre particolari problemi e guardarli in un modo non troppo condizionato dal mio framework di base. Ritengo che questa abilità vada estesa a quante più persone possibili, soprattutto perché — in un mondo sempre più globalizzato — è importante riconoscere i propri valori per quello che sono: dei punti di vista tra i tanti.

Quello di seguito è il video conclusivo del corso, vi consiglio di guardare almeno i primi 10 minuti.


Insomma, lo so che si cresce ogni anno, ma questa volta percepisco il cambiamento in un modo molto più marcato: se incontrassi il me stesso di 365 giorni fa mi troverei davanti letteralmente ad un’altra persona. Da un lato questo mi fa ben sperare per il prossimo futuro, dall’altro mi preoccupa in quanto ci sono problematiche che continuo a portarmi appresso e che vivo come opprimenti (è indicativo, ad esempio, che nei punti salienti dell’ultimo anno non abbia menzionato la mia laurea). Ironia della sorte, lo stesso Internet che ho tanto elogiato in un questa sede è spesso causa di enormi distrazioni che non sempre riesco a gestire. Potrei quindi dire che la lezione che l’anno passato mi ha scolpito nelle ossa è la seguente: bisogna accettare entrambi i lati della medaglia. Apprezzi davvero le persone a te care, se hai bene in mente che potrebbero andarsene in un battito di ciglia; dai il meglio di te stesso con gli amici, se questi li puoi vedere solo una manciata di giorni all’anno; ti entusiasmi per i miracoli di Internet perché spesso per raggiungere le perle hai dovuto scremare tanta merda.

Quindi: vaffanculo, 2014, è stato bello.