Vagabondo

Cammino lungo la strada della vita
privo di percorso continuo la salita
l’occhio spazza l’aria in cerca di segnali
ma per un vagabondo sembran tutti uguali

quando poi mi capita fermo dei passanti
non m’importa siano onesti o latitanti
chiedo che mi diano qualche indicazione
sembrano ignorare la mia condizione

son tutti occupati con mille cose serie
vite di cristallo, saranno poi macerie
voi tenete assieme i cocci con lo sputo
schiavi dell’orgoglio non chiedete aiuto

voi sapete tutto voi non sapete niente
piglio da oratore sfocia in balbuziente
svelti rinnegate ogni religione
mentre viene eretto l’altare alla ragione

la vita è così chiara, non v’è dubbio alcuno
trovati un lavoro, sposati qualcuno
accumula denaro secondo la tua legge
e rimani calmo assieme con il gregge

allora io continuo lungo la mia via
anche se non so affatto quale sia
forse è un’illusione che cederà di schianto
ma non sopporterei il peso del rimpianto