Fu in un’altra vita, tra sudore e sangue nata
esser neri una virtù, la strada era infangata
giunsi dal deserto, creatura informe e mesta
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Tornassi in quel percorso puoi star pur sicuro
lei avrà sempre il meglio, questo te lo giuro
uomini si azzuffano, prede di Morte in festa
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Pericolo non c’era, nessun discorso avuto
non un dubbio ad allora rimaneva insoluto
pensa a un luogo calmo, pace ed aria fresca
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Sfinito per il viaggio, acciaccato da intemperie
le ferite avvelenate si facevano più serie
braccato come belva, speranza ormai funesta
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Spaesato mi voltai e d’incanto vidi lei
ornata da regina, umana tra gli dei
soave poi mi tolse le spine dalla testa
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
I legami ora distrutti li vorrei riparati
ulteriore lungo viaggio in posti tormentati
ricerca senza fine come una causa persa
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Il deputato calca i chiodi, il profeta scala il monte
ma nulla davvero conta, è il fato l’importante
il becchino suona il corno riposto nella cesta
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Pianto di neonati come del cigno il canto
vecchi senza denti e amore ormai compianto
tu chiedi nella vita cos’è quello che resta
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Ora un muro tra di noi, ho fallito questa mossa
il dar tutto per scontato ha scavato la mia fossa
ricordo che fu il caso a guidar le nostre gesta
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Ho perso tutto al gioco, nudo come Adamo
supplico pietà, lei m’ha tirato all’amo
ricevo solo scherno, non basta la protesta
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”
Vivo in altro Stato ma passerò il confine
inseguendo la bellezza, una corsa senza fine
se io tornassi indietro conclusione non sarà questa
“vieni” disse lei “al riparo dalla tempesta”