Scosse di assestamento

Può sembrare che non mi stia dedicando molto al blog, ma la calma è solo apparente: in realtà sto sfruttando ogni momento per dei piccoli ritocchi qua e là, appena percettibili, eppure molto importanti. Uno di questi ha però sufficiente rilevanza da meritare menzione in un post apposito.

Come forse avrete notato, nel menù in alto la voce “Libri e Film” ha lasciato il posto ad una più succinta ed appropriata “Bibliografia”. Questa nuova sezione raccoglie tutte (o quasi) le fonti che hanno ispirato la stesura dei miei post, alcune di queste sono esplicitamente menzionate all’interno degli articoli, mentre altre hanno avuto un’influenza più generale.

È probabile che nei prossimi giorni modificherò leggermente anche le altre pagine principali del blog, così da dargli una struttura più omogenea e definita. Quando queste scosse di assestamento saranno terminate, Pagine Passate sarà grossomodo come prima, ma avrà le fondamenta giuste per evolversi ulteriormente in una direzione che non mi è ancora chiarissima, ma che se non altro ora so che c’è.

Stay tuned!

Basta poco per essere un eroe

Su questo blog riporto mie riflessioni su vari argomenti, riflessioni che spesso partono da eventi vissuti nella mia vita, tuttavia non credo di aver mai parlato in modo diretto di me e ciò che mi riguarda; oggi voglio fare un’eccezione.

Come sapranno coloro che mi conoscono di persona, due anni fa mio padre si è ammalato di leucemia mieloide acuta, diagnosi che ha dilaniato la nostra routine famigliare come mai nessun altro evento prima di allora. Con fatica e determinazione ha affrontato il lungo percorso che lo ha portato ad effettuare un trapianto di midollo osseo, non è stato semplice né per lui, né per mia madre e me, ma alla fine sembrava aver superato la malattia con successo. Sembrava, appunto: venerdì scorso, a poco più di un anno dal trapianto, ha scoperto di essere in recidiva di malattia.

Dovrà quindi affrontare un nuovo trapianto e i medici del San Raffaele sono già alla ricerca di un donatore. Non è detto che un futuro trapianto darà esito positivo e porterà ad una guarigione, ma è la migliore delle strade che abbiamo e la percorreremo fino in fondo. Il problema grosso però sta a monte: bisogna trovare un donatore con un grado accettabile di compatibilità.

Proprio poco fa mi è capitato di leggere della campagna “Match4Lara” iniziativa che ha riscosso un successo davvero incredibile e che sta avendo il merito di porre l’accento sull’importanza della donazione di midollo osseo, tramite anche la mobilitazione di personaggi di spicco quali J. K. Rowling e il Primo Ministro UK David Cameron.

Diversamente da altri tipi di trapianti, quello di midollo non necessita che al donatore vengano espiantati degli organi, come dice l’articolo di Repubblica:

Donare è facile. “Non dovete spaventarvi all’idea della donazione di cellule staminali. È come fare un prelievo di sangue, quindi non è doloroso e soprattutto non ha conseguenze sulla salute”, dice Lara. In Italia, il punto di riferimento è l’Admo. Per diventare donatori è necessario presentarsi, senza impegnativa medica, presso un Centro donatori che aderisce al progetto, per sottoporsi al prelievo di un campione di sangue (come per una normale analisi). Il Centro donatori farà firmare l’adesione al Registro italiano donatori midollo osseo. I risultati delle analisi verranno poi inseriti in un archivio elettronico gestito a livello regionale e a livello nazionale. In seguito, al riscontro di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato a ulteriori prelievi, sempre di sangue, per definire ancora meglio il livello di compatibilità.

Se tutti (o anche solo la maggioranza di noi) si registrassero alla banca dei donatori, l’intera collettività trarrebbe un immenso beneficio con un minimo dispendio di energie. È vero, mi sto interessando alla tematica in larga parte per vicende personali, purtroppo è un peccato condiviso che ha le sue radici nella miopia da cui siamo affetti un po’ tutti: ci preoccupiamo davvero della morte solo quando iniziamo ad avvertirne i passi. L’atteggiamento generale, più o meno conscio, è quello di dire: “Perché deve capitare proprio a me?”, mentre invece sarebbe più opportuno chiedersi perché non dovrebbe capitare; quando si tratta di tumore non è tanto questione del “se”, ma piuttosto del “quando”.

Io non sono uno scrittore di successo o un Primo Ministro, ma voglio lo stesso lanciare un appello: andate a registrarvi alla banca dei donatori e sensibilizzate al tema parenti e amici. Fatelo per Lara, fatelo per mio padre, fatelo per voi stessi. Fatelo per noi tutti.

Grazie.

Di nuovo online!

Dopo un attesa interminabile, finalmente ci siamo: ecco la nuova incarnazione di Pagine Passate!

Lo so, l’idea era di completare la transizione entro la fine di agosto, ma avevo decisamente sottovalutato i miei impegni e sopravvalutato le mie abilità. Iniziare ad usare WordPress è piuttosto semplice, chiariamoci, ma se ci si vuole addentrare un po’ nella personalizzazione (e lo si vuole fare bene) le tempistiche si allungano e le imprecazioni si moltiplicano; questo è quindi il motivo per cui il blog torna online con circa un mese di ritardo sulla tabella di marcia.

Il processo di migrazione ha ribadito una lezione senza tempo: non si va molto lontano senza il supporto altrui. Sono incredibilmente debitore a Luca Chiodini per il sostanziale aiuto che mi ha dato nella modifica del tema, dove per “sostanziale aiuto” intendo che gran parte del lavoro lo ha fatto lui, mentre io tentavo di raccogliere le mie (scarse) nozioni di html e CSS per capire come muovermi tra gli strumenti che WordPress mette a disposizione. Data la sua grande disponibilità, un “grazie” mi sembra quasi poco, mi sentirò in debito nei suoi confronti per parecchio tempo.

Dettagli tecnici a parte, ho cercato — spero con successo — di rendere queste pagine web esteticamente gradevoli, a tal proposito non posso esimermi dal ringraziare Simone Fagini e Gustomela, che ho tempestato di domande riguardo font e impaginazione; senza il loro contributo Pagine Passate apparirebbe senz’altro in modo diverso — quasi certamente peggiore.

Come potete vedere l’aspetto ricorda da vicino quello della versione passata, hostata su Scriptogr.am, ciò è in parte dovuto a pigrizia/fretta e in parte al fatto che a me, sinceramente, piace. Vi sono però anche delle novità che spero saranno gradite ai visitatori:

  • La funzione di ricerca in fondo alle pagine. Una di quelle opzioni che Scriptogr.am non forniva, ma che ho sempre voluto; forse è poco elegante averla nel footer, ma non sapevo dove altro metterla.
  • Le categorie. D’ora in avanti ogni post avrà dei tag che lo rimandano a delle specifiche categorie, in base agli argomenti trattati; anche in questo caso l’intento è quello di rendere più facile la consultazione dei vecchi articoli.
  • I pulsanti di condivisione sui social network. Qualcuno li usa davvero? Non lo so, ma nel dubbio li aggiungo.
  • Informativa cookie. Ho aggiunto il fastidiosissimo banner che la nuova normativa europea prevede venga implementato da ogni sito web che faccia uso di cookie (ovverosia tutti) e ho redatto una privacy policy. È scarna e sicuramente da rifinire, ma è meglio di nulla.
  • I commenti. Forse la novità principale nonché quella che più mi ha dato da pensare: non sono un fan delle sezioni per i commenti, dal momento che spesso diventano dei ricettacoli di flame, spam e messaggi per nulla costruttivi. D’altro canto però mi seguono relativamente poche persone e, data la natura del blog, forse potrebbero anche nascere discussioni interessanti e costruttive. Insomma: faccio questo esperimento, se dovesse andare male lo archivierò come un fallimento e andrò avanti senza.

A livello contenutistico, ho migrato praticamente tutti i post presenti sulla vecchia versione del sito; alcuni ora li trovo quasi banali e non li condivido più, ma il senso di questo spazio web è anche mostrare l’evoluzione del mio pensiero riguardo varie tematiche, quindi non avrebbe senso rigettare il passato: è sempre bene tener presente ciò che ci si lascia alle spalle. Ho invece modificato un po’ la sezione una volta intitolata “Il (non)blog”, divenuta ora “colophon1 e rimaneggiato il “Manifesto” per portarlo un po’ più al passo coi tempi.

Insomma, pare essere tutto pronto per riprendere a scrivere e condividere pensieri e analisi sull’Universo Mondo! Spero di riuscire a scrivere con continuità, nonostante la pressione degli impegni universitari (laurea a portata, finalmente!), ma soprattutto spero di mantenere alta la qualità dei miei post, perché mi sono finalmente reso pienamente conto di avere dei lettori. Durante il corso del 2015 mi sono arrivate diverse email contenenti suggerimenti, domande o semplici ringraziamenti, ciò mi ha tanto stupito quanto fatto piacere: pensavo di scrivere per me stesso e qualche amico conosciuto su Twitter, ma ora mi rendo conto di aver guadagnato il posto negli RSS2 di gente che ha scoperto questo blog per caso3, gente a cui piace ciò che scrivo e come lo scrivo. Tutto questo mi riempie di orgoglio, ma allo stesso tempo mi mette un po’ di pressione addosso: non voglio deludervi.

Pagine Passate non ha ancora una vera e propria linea editoriale (forse mai l’avrà), quindi i post non verranno pubblicati a cadenza regolare e riguarderanno gli argomenti più disparati, ma posso garantire è che continuerò a mettere tutto me stesso in quello che scrivo; ora ho qualche motivazione in più per farlo.


  1. Ho copiato bellamente l’idea dall’ottimo Bicycle Mind di Filippo Corti. 
  2. A tal proposito: ricordatevi di aggiornare il feed, se volete continuare a ricevere i post nel vostro client RSS. 
  3. Ciò è ancora più sorprendente, se si considera che non ho mai fatto SEO